
Il calendario editoriale è uno strumento importantissimo per gestire un blog professionale. Oggi decliniamo l’argomento al mondo dell’ospitalità e vediamo come creare un piano editoriale per il blog di un hotel.
Indice degli argomenti
Contenuti e formato del calendario editoriale
Il calendario, o piano editoriale, è utile per la gestione dei contenuti, quindi include tre sotto argomenti:
- il tema di cui parlare nel blog;
- il titolo degli articoli;
- la data di pubblicazione.
In rete esistono tantissimi strumenti da usare per facilitare il lavoro, a partire dalla primissima fase di redazione.
Ad esempio, una delle soluzioni più gettonate è creare un documento Excel da stampare e tenere sulla scrivania. Altri preferiscono strumenti dalle multifunzionalità, come Google Docs, il programma di videoscrittura che permette di creare documenti allegando immagini e condividendoli con altri utenti.
Io ho una memoria molto fotografica e appartengo alla vecchia scuola, quindi, per me, nonostante l’utilità di questi strumenti, nulla può sostituire carta e penna. Quindi ho scelto di creare il mio calendario editoriale in forma cartacea ed è la stessa cosa che faccio spesso anche con chi si rivolge a me.
In questo modo è più semplice avere tutto sotto controllo con un solo colpo d’occhio, senza dover aprire nessuna finestra sullo schermo del pc, cosa che comporta, inevitabilmente, una lettura più distratta e superficiale.
Ma partiamo dall’inizio.
Creare un piano editoriale per il blog di un hotel: le fasi di realizzazione + esempio

Redigere un calendario editoriale significa partire dalla raccolta delle informazioni, per poi organizzarle in modo sempre più specifico.
Cercare le informazioni implica capire quali sono gli argomenti di tendenza del settore.
In sostanza, bisogna comprendere quali informazioni gli utenti cercano sul web e come lo fanno.
Google Trends, un utile strumento di supporto
Un primo lavoro di scrematura si fa con Google Trends, uno strumento gratuito che analizza il volume di ricerca delle parole chiave, quelle che, per intenderci, gli utenti digitano sulla tastiera nel momento in cui fanno una determinata ricerca.
Ad esempio, provando a inserire la query “hotel di lusso a Roma”, Google Trends mostra l’andamento degli ultimi 12 mesi in Italia, suddividendo il volume di ricerca anche regione per regione e include le ricerche correlate, simili all’argomento chiave.
Se la query è popolare, significa che gli utenti sono probabilmente interessati a soggiornare in certi tipi di strutture. Quindi, se avete un hotel a 5 stelle nella capitale, potreste redigere un articolo spiegando il vostro concetto di lusso, magari creando una promozione ad hoc sul sito web, da promuovere parallelamente all’articolo sul blog.
Strumenti come Google Trends sono utilissimi, ma lasciatemi dire che sono di contorno, perché la redazione di un piano editoriale deve basarsi su un progetto più articolato. Se il vostro albergo si trova in una città d’arte e scegliete di parlare delle attrazioni turistiche del luogo, le pubblicazioni devono basarsi sui monumenti e gli eventi culturali a prescindere dal volume di ricerca delle parole chiave.
Esempio di redazione di un piano editoriale per il blog di un hotel
Facciamo un esempio concreto e creiamo una bozza di calendario fingendo di avere una struttura ricettiva a Roma.
Ricerca delle informazioni
Il primo passo è cercare le informazioni giuste, ovvero capire cosa visitare a Roma e stilare un elenco.
- Colosseo
- Fori Imperiali
- Altare della Patria
- Musei Vaticani
- Piazza San Pietro
- Trastevere
- Piazza di Spagna
- Basilica di Santa Maria Maggiore
Titolo degli articoli
Dopo aver trovato degli argomenti di cui parlare, occorre creare un titolo accattivante, in grado di catturare l’attenzione dei lettori.
Volete parlare del Colosseo? Bene, in quale chiave? Il titolo serve a indicare proprio questo, anche qui faccio alcuni esempi perché scrivere un post intitolato “Visitare il Colosseo” non funzionerebbe.
Alcune soluzioni potrebbero essere:
- La storia segreta del Colosseo: i dettagli che nessuno conosce.
- Visite guidate al Colosseo: prezzi e consigli.
- Quando visitare il Colosseo: gli orari migliori.
- Colosseo con bambini: tour e visite guidate.
Il trucco è andare in profondità, sviscerando a fondo un argomento e targettizzarlo per una nicchia definita di lettori.
Chiaramente si deve rispettare ciò che si anticipa perché gli utenti si aspettano di trovare quello che si indica nel titolo. Rompere questa promessa significa deludere i lettori, che difficilmente torneranno sul blog, quindi dovete essere onesti. Se dite di affrontare un argomento, poi dovete farlo, non si può barare.
Ogni quanto pubblicare nel blog?
L’ultimo passo è stabilire le date di pubblicazione. Qui entriamo in un discorso molto complesso, perché non c’è una risposta univoca.
Ogni quanto tempo pubblicare su un blog?
C’è chi dice tutti i giorni, almeno il primo anno, chi una volta a settimana, chi due, c’è persino chi pubblica una volta al mese.
Io preferisco pubblicare meno ma farlo bene, quindi non esiste una regola fissa. Personalmente, dico di pubblicare quando si ha qualcosa di interessante da raccontare, perché non ha senso riempire il blog di articoli che servono solo a tappare i buchi.
Dunque, dopo aver stabilito la vostra frequenza di pubblicazione, assegnate una data a ogni articolo.
Esempio:
- Colosseo 4 Gennaio;
- Fori Imperiali 12 Gennaio;
- Altare della Patria 19 Gennaio.
A questo punto, la bozza del calendario editoriale è pronta.
Ma a cosa serve, esattamente, tutto questo?
Perché redigere il piano editoriale
Il piano editoriale è indispensabile per:
- rispettare la frequenza delle pubblicazioni;
- controllare i titoli;
- avere una programmazione del lavoro da svolgere.
Vediamo meglio questi punti.
Rispettare la frequenza delle pubblicazioni
Anche se ognuno decide la propria, che come abbiamo visto può essere molto variabile, pubblicare a giorni definiti invoglia gli utenti a tornare perché sanno di trovare materiale sempre nuovo.
Inoltre, pubblicare costantemente, aiuta il blog a ottenere migliori risultati in termini di Serp. Significa che Google tende a mostrare più facilmente gli articoli dei blog aggiornati con una certa frequenza rispetto a quelli dove si scrive una volta ogni tanto.
Controllare gli articoli per titolo e argomento
Scrivere titoli troppo simili -o peggio, duplicati- è controproducente in quanto si danneggiano a vicenda a livello di Serp -cioè delle posizioni in cui vengono mostrati all’interno dei motori di ricerca-.
Il consiglio è quello di declinare un argomento sotto diverse angolazioni, in modo da ottenere titoli dalle sfumature differenti.
Riprendiamo l’esempio del Colosseo:
- Visite guidate al Colosseo: prezzi e consigli
- Quando visitare il Colosseo: gli orari migliori
Abbiamo due articoli molto somiglianti a livello di contenuto, ma le parole chiave sono diverse, quindi entrambi i post hanno la possibilità di ottenere buoni risultati in termini di visualizzazioni, perché non entrano in competizione tra loro.
Programmare il lavoro
Infine, l’utilità indiscussa del piano editoriale, sta nella programmazione, perché vi aiuterà ad avere un elenco di argomenti da portare avanti anche nei periodi in cui vi mancherà l’ispirazione. O, semplicemente, per non restare a corto di idee nel momento in cui non avrete il tempo di cercare nuovo materiale.
Insomma, il piano editoriale è alla base di ogni blog professionale perché portare tutto avanti senza un minimo di programmazione equivale a costruire una casa senza le fondamenta e basta un imprevisto per mandare tutto in tilt.
Avete bisogno di un aiuto per la redazione del vostro calendario editoriale? Non esitate a scrivermi. Dopo una chiacchierata senza impegno, lavoreremo a braccetto per creare un piano editoriale interamente cucito sul vostro blog. Per saperne di più, vi rimando alla pagina Lavora con me