Articolo aggiornato il 27 Gennaio 2021

Siete arrivati qui cercando informazioni per una vacanza in Romania? In questo articolo voglio parlare delle impressioni generali che ho avuto di questo Paese, dato che sono appena rientrata da quello che per me è stato un vero e proprio viaggio di scoperta.
Come per tutti i Paesi dell’Est, esiste una sorta di pregiudizio anche verso la Romania. Molti la immaginano ancora come un luogo sperduto e pericoloso, nemmeno fosse fuori dal mondo. Sappiamo qualcosa della sua storia perché l’abbiamo studiata a scuola, ma la verità è che la Romania, a livello turistico e culturale, resta un Paese sconosciuto a tante persone.
Oggi vediamo cosa c’è da visitare nella terra di Dracula e, soprattutto, perché andare in vacanza in Romania.
Visitare la Romania: da dove iniziare?
Per me è difficile rispondere a questa domanda senza lasciarmi trasportare dalle emozioni. Sarebbe banale dire che la Romania è piena di posti da vedere, a partire dai boschi fino alle coste del Mar Nero.
La base di partenza del mio viaggio è stata la Transilvania, una delle regioni più intrise di mistero di tutta la Romania.
La Transilvania è il luogo perfetto per andare alla scoperta di questo Paese, infatti:
- è una delle regioni più ricche di castelli, quindi è perfetta per un viaggio culturale;
- i boschi circondano interamente la regione, si possono fare bellissime escursioni senza allontanarsi dalle città principali;
- si trova al centro della Romania ed è perfetta come punto di partenza per spostarsi nelle altre zone del Paese.
Romania: sensazioni ed emozioni da batticuore
Se dovessi sintetizzare questi giorni, vi direi di visitare la Romania per le fortezze quasi leggendarie abbarbicate sulle rocce. Per il Castello di Dracula e la sua storia, quella reale, che va ben oltre la leggenda. Ma anche per i palazzi gotici e barocchi di Brasov, considerata la perla dei Carpazi. Vi direi di visitare la Romania per i paesaggi da cartolina e la cucina tipica, a base di ricette semplici e speziate.
La verità è che c’è qualcosa in più. Nessun viaggio è fatto solo di “vedi questo e poi fai quello”. Ogni viaggio che facciamo lascia dentro di noi emozioni ed esperienze che custodiamo nei nostri ricordi come il tesoro più prezioso. Ricordi che valgono mille volte di più il correre freneticamente per vedere più cose possibili, o mettere i puntini dei luoghi che visitiamo su una cartina geografica, come fosse una sfida a chi viaggia di più.
Io voglio parlare di questo. Il viaggio in Romania mi ha regalato tantissimo. Trovarmi faccia a faccia con gli orsi che vivono liberi nelle foreste dei Carpazi, con il cuore che batteva forte, stando attenta a non far rumore. Perdermi tra le stradine di paesini sconosciuti che non esistono nemmeno sulle mappe. Guardare il panorama da 2000 metri di altezza con il freddo che mi faceva battere i denti anche in piena estate. Incontrare e conoscere davvero il popolo romeno, non da semplice turista che visita il loro Paese, ma come una di loro. Assaggiando piatti tipici senza sapere minimamente cosa ci fosse dentro. Ballando la sera in piazza a suon di musica tradizionale senza conoscere nemmeno un passo.
Tra i motivi per visitare la Romania, uno tra tutti è proprio il popolo romeno. Tanto ospitale che mi sono sentita a casa in ogni momento del viaggio.
Ho avuto la fortuna di incontrare persone semplici, segnate dalla vita, ma con lo sguardo di chi ha tanto da raccontare. Persone che si trovano a dover fare i conti con un passato difficile, dove lo spettro del comunismo e della dittatura non è ancora completamente superato.
Tutte le grandi città corrono veloci verso il futuro. Con una contraddizione che salta subito agli occhi: ci sono centinaia di cantieri a cielo aperto ma non abbastanza personale, perché la maggior parte della forza lavoro risiede all’estero.
Le campagne, intanto, restano ancorate al passato. Tempi andati fatti di umiltà, tradizioni e duro lavoro che hanno ancora tanto da insegnare a chiunque arrivi da queste parti.
Come altri Paesi dell’Est, anche la Romania è una terra di contrasti. Dove le Audi sfrecciano luccicanti e i contadini vendono i loro prodotti nei giardini delle case.
Perché andare in vacanza in Romania?
Ecco, allora, perché andare in vacanza in Romania.
Per gli orsi e i lupi che ho visto vivere liberi nella natura, come è sempre stato. Per le cicogne che costruiscono i nidi sui tetti delle case.
Per conoscere un popolo che ha sofferto in modo incredibile, schiacciato da uno dei regimi più isolazionisti dell’ultimo secolo. Gente da cui possiamo apprendere a resistere alle difficoltà, che non è abituata, come noi, a ottenere tutto e subito. Persone fiere della loro storia e della loro lingua, tanto melodiosa da sembrare una canzone, se solo troviamo il tempo di fermarci ad ascoltare.
Per i giovani romeni che, in barba ai pregiudizi, lavorano duramente per costruirsi una vita dignitosa. Per Cristi, cameriere tuttofare arrivato a Brasov in cerca di fortuna. Per tutti quelli come lui, giovani e meno giovani.
Per un popolo che canta il suo inno nazionale con un orgoglio fuori dal comune che non ho mai visto prima. Per le musiche tradizionali, allegre, eppure sempre intrise di un pizzico di nostalgia per i tempi passati.
Per tutto quello che mi hai insegnato, Multumesc Romania.
Se volete visitare la Romania, potreste trovare utile il mio articolo sull’organizzazione pratica del viaggio, partendo dalla Transilvania come base d’appoggio: Viaggio a Brasov: tutto quello che devi sapere per visitare la città