
Questo articolo contiene una serie di pensieri sparsi sull’anno appena trascorso.
Io non amo autocelebrarmi, ma penso che fare una specie di bilancio sia importante, perché vuol dire mettere le cose sul piatto della bilancia e valutare onestamente il mio progetto lavorativo.
A che punto sono arrivata? Come sta andando?
Pensieri sul blog e sul 2021
Io posso dire che, per me, a livello lavorativo, quest’anno è stato fondamentale. Non perché abbia ottenuto chissà quali opportunità, ma il 2021 mi ha regalato una strada da seguire.
Forse, ora come non mai intravedo una lucina che mi porta a rimboccarmi le maniche e continuare a studiare.
Non è semplice farsi conoscere nel mondo della scrittura, soprattutto per chi sceglie, come me, di farlo on-line.
Perché se da una parte, ormai, non si fa in tempo a contare i blog che nascono ogni giorno, è anche vero che fare di tutto questo un lavoro resta comunque un sogno che solo in pochi riescono a realizzare.
Posso dire, allora, che il 2021 per me è stato l’anno della consapevolezza, che di certo non è arrivata come un’illuminazione. Anzi, proprio il contrario.
Quando ho aperto questo blog è stato per pura passione, una passione che continuo ad alimentare ogni giorno, accompagnata, ora, dalla ferrea volontà di farne un lavoro a tempo pieno.
Quello dei blogger, e più in generale, dei freelance, è un mondo avvincente. Di fatto non offre alcuna garanzia a livello economico perché il lavoro può sempre diminuire, ma non riesco a ignorare gli stimoli che mi offre.
Tutta la parte creativa lascia ben poco spazio, anzi, nessuno, alla noia, perché è un continuo mettersi in gioco.
Il fatto è che, alla fine, dentro di te senti che hai scelto questa strada perché sapevi di non voler fare altro.
Ecco, allora, che pian piano acquista un senso il quaderno dalla copertina rossa dove raccontavo le mie giornate di adolescente. E diventa chiaro anche il significato del blog aperto su Myspace, nel 2008, che forse si trova ancora disperso nell’oceano del web.
Quando all’epoca il blog in Italia era pressoché sconosciuto, io lo usavo per recensire i miei libri preferiti e parlare di sirene, mischiando la quotidianità alla fantasia.
Ovviamente non avrei mai pensato che il blog un giorno potesse essere un lavoro, ma oggi tutto acquista un senso, è come se avessi iniziato un percorso che solo oggi riesco a mettere a fuoco.
Amo la libertà di poter gestire i miei orari, seguendo la mia piccola. Essere una mamma presente è un privilegio che non tutte possono permettersi, anche se va detto che questo non arriva certo per grazia ricevuta.
A livello lavorativo non posso dire di vivere di blogging, ma, se qualcosa sembra muoversi, lo devo alla mia testardaggine che mi porta a scrivere di notte e in ogni raro momento libero della giornata, trascurando cose che forse sarebbero altrettanto importanti. Alla fine a qualcosa si deve rinunciare.
Questa testardaggine mi porta a non mollare nemmeno dopo quasi due anni di pandemia, che ha portato il mio blog, nel momento in cui aveva appena cominciato a crescere, praticamente sotto zero. Certo, me lo aspettavo, anche perché i viaggi sono uno degli argomenti chiave, però questo periodo è stato comunque fondamentale. Perché mi ha concesso il tempo di riflettere su chi sono, cosa so fare e come voglio presentarmi sul web. Tempo per trovare la mia voce e maturare come blogger. Tempo per capire in che direzione muovermi e creare un calendario editoriale che copre tutto il 2022.
Quest’anno ho avuto il tempo per lavorare a un nuovo progetto che inizierò a sviluppare tra pochissimo, mentre ho ripreso pure con le lezioni private, l’altra parte fondamentale del mio lavoro.
Insomma, questo blog cambierà, serve una ventata di freschezza e ci sono i presupposti per parlare -anche- di nuovi argomenti, che spero apprezzerete.
Ora non vi svelo nulla, ma vi racconterò tutto nel prossimo articolo.
Grazie, 2021, per avermi regalato consapevolezza e ispirazione.