
Conoscete Santa Maria Goretti e il Santuario di Nettuno? Oggi voglio raccontarvi la storia della Santa bambina e le caratteristiche principali del grandioso Santuario dedicato alla sua figura.
Prima di cominciare, però, vorrei fare una precisazione. Io sono cristiana, ma il mio blog non parla di fede. Se ho deciso di raccontare la storia di una Santa venerata dai cattolici non è per legare il blog alla religione. Penso che queste siano questioni personali e tali dovrebbero rimanere. Se ho scelto di parlare di una storia a sfondo religioso è perché Santa Maria Goretti è legata profondamente all’identità culturale di Nettuno. Visitare un santuario religioso, anche per i non credenti, può essere un modo per andare oltre l’anima turistica di un luogo, per capirne meglio la sua storia e la sua identità. Anzi, se vi interessa cosa visitare a Nettuno, forse potreste trovare utile il mio post https://michelamilani.it/cosa-fare-a-nettuno-in-un-giorno-idee-e-consigli/
Chi era Maria Goretti?
Maria Goretti nacque a Corinaldo, in provincia di Ancona, nel 1890, in una famiglia poverissima.
Quando Maria era ancora molto piccola, la famiglia decise di trasferirsi. Prima a Paliano (a pochi chilometri da Cave, il paesino dove vivo). Poi a Ferriere di Conca, nei pressi di Nettuno. All’epoca, tutte le campagne della zona erano un inferno paludoso dove regnavano insetti e zanzare. L’Agro Pontino infatti sarebbe stato bonificato solo durante il periodo fascista e, all’epoca in cui Maria e la sua famiglia si stabilirono nella zona, c’erano ancora condizioni igieniche molto scarse ed imperava la povertà.
Il rischio di ammalarsi e morire era sempre dietro l’angolo. Il padre di Maria Goretti morì proprio a causa della malaria, lasciando a sua moglie la responsabilità di allevare i numerosi figli.
Maria aiutava la madre a badare ai fratellini più piccoli. Dai racconti dell’epoca, appare una bambina fuori dall’ordinario, quasi angelica. Ubbidiente, timorosa di Dio e forte nella sua fede. Si racconta che uno dei suoi desideri più grandi fosse quello di fare la Comunione. Maria riuscì nel suo intento. Fu abile nell’apprendere tutto il catechismo richiesto, nonostante il poco tempo libero e le condizioni di povertà della sua famiglia.
Come tutte le storie dei Santi, anche questa, di storia, non ha un lieto fine, perlomeno sulla Terra. Maria infatti fu uccisa barbaramente con 14 coltellate dal suo vicino di casa Alessandro Serenelli, dopo aver rifiutato le sue avances. A nulla servì la corsa in ospedale e la seguente operazione chirurgica, nel tentativo disperato dei medici di salvarle la vita. Maria morì il giorno successivo all’aggressione all’età di 12 anni.
Poco prima di morire, pronunciò una delle frasi che l’avrebbero resa celebre. Riferendosi al suo assassino, Maria disse:
Lo perdono e lo voglio con me in Paradiso.
Quel giorno era il 6 Luglio del 1902. Sarà poi Papa Pio XII a presiedere la cerimonia della sua canonizzazione, nel 1950.
La storia di Maria è stata ripresa anche a livello televisivo, con il film “Maria Goretti” del 2003, dove la Santa era interpretata dall’attrice Martina Pinto.
Il Santuario
Il Santuario dove riposa il corpo di Santa Maria Goretti si trova al centro di Nettuno. Prima ancora di essere legato a Maria Goretti, però, il Santuario è legato alla Madonna delle Grazie. Per capire il perché, dobbiamo tornare indietro di parecchi secoli, ai tempi di Enrico VIII.
Il sovrano inglese infatti, aveva proibito l’uso delle immagini sacre. Alcuni marinai decisero allora di portare in salvo una statua della Madonna alla quale erano particolarmente devoti. Durante il loro viaggio sbarcarono a Nettuno, dove una tempesta impedì loro di ripartire. Gli uomini interpretarono le cattive condizioni del tempo come un presagio divino. Decisero allora di lasciare la statua a Nettuno, che fu collocata nel Santuario in riva al mare.
Proprio il mare ha segnato la storia del santuario, mettendone più volte a rischio l’esistenza. Nel corso dei secoli gli uomini hanno ingaggiato una battaglia impari contro la natura e la storia si è ripetuta qualche decennio fa. L’ultimo restauro del Santuario infatti risale al 1966, quando già venivano ospitate al suo interno le spoglie di Maria Goretti.
Come si presenta oggi il Santuario?
Oggi si accede all’area consacrata attraversando un piazzale di stampo moderno, delimitato da cancelli che, la sera, vengono chiusi.
La prima cosa che mi colpisce ogni volta che entro in questo Santuario, è la semplicità delle decorazioni. Guardate questa foto.

Ora io non sono certo un’esperta di materiali edilizi. Quello che mi viene da pensare è che la semplicità delle decorazioni sia da ricercarsi nella vicinanza eccessiva al mare. e nei problemi che l’erosione marina ha arrecato al Santuario. Sicuramente questa immagine richiama un certo minimalismo non solo nelle decorazioni, ma anche nelle forme. Un immagine ben diversa se paragonata alle chiese che siamo abituati a vedere in giro per l’Italia.
Guardate il soffitto, con le travi in legno. Personalmente, ho sempre trovato calda e accogliente qualsiasi struttura con elementi in legno. Che si tratti di una chiesa, un castello o uno chalet, per me poco importa, la sensazione che mi richiama il legno è sempre la stessa.

Scendendo attraverso una scalinata laterale, si arriva alla cripta dedicata a Santa Maria Goretti. In questo luogo ci si può raccogliere in preghiera, oppure semplicemente ammirare la ricostruzione della sua vita.
Si tratta di una ricostruzione particolare che io trovo molto intima e toccante. I momenti principali della vita di Maria Goretti sono stati ricostruiti a mo’ di presepe. Si parte dalla morte di suo padre, passando per il momento della prima comunione, per arrivare poi all’aggressione e alla morte. A ogni ricostruzione è associato un momento della giornata, dall’alba al tramonto. Questa sala dove ci sono i presepi è completamente al buio e si illumina nel momento in cui qualcuno si ferma davanti alle statuette, schermate da vetri di protezione.



All’interno della cripta si possono trovare notizie anche di Alessandro Serenelli, l’assassino di Maria, e del suo percorso di pentimento e conversione durante gli anni del carcere.
Infine, sempre all’interno del Santuario, c’è una specie di piccolo museo dedicato a Maria Goretti. In realtà si tratta di una stanza molto semplice dove si possono osservare alcune reliquie della Santa e le fotografie della visita di Giovanni Paolo II al Santuario di Nettuno. Una delle fotografie più significative è questa che vedete.

Questa foto fu scattata il giorno della canonizzazione a Piazza San Pietro. Guardate la signora anziana davanti al feretro. Lei è la mamma di Santa Maria Goretti. Avete notato l’espressione solo in apparenza dura e seriosa? Non posso certamente immaginare le sue emozioni di quel giorno, però, chissà…forse la canonizzazione della figlia doveva sembrarle un atto di giustizia divina, in una vita tanto dura e dopo aver perso una figlia, uccisa così barbaramente? Me lo chiedo ogni volta che mi soffermo a guardare questa foto, però non trovo risposta.
Informazoni utili:
- Se vi interessa sapere qualcosa in più sulla storia del Santuario o sulle attività che vengono svolte, vi allego il link dove potete trovare tutte le informazioni : http://www.santuarionettuno.it/
- Vicino l’ entrata principale del Santuario, troverete una piccola stradina laterale sulla vostra sinistra. All’interno, prima dell’entrata sul retro del santuario, c’è un parcheggio a pagamento. Anche se non è custodito, è ottimo se volete passare la giornata in spiaggia o visitare il Santuario senza lasciare la macchina troppo lontano.
- Un paio di anni fa, quando Giovanni e io eravamo ancora fidanzati, siamo stati ospitati nelle stanze del Santuario come pellegrini per una notte. Ci serviva un punto di appoggio tranquillo e sono stati gli abitanti di Nettuno a suggerircelo. Se cercate il lusso beh, allora non fa per voi. Si tratta di un convento, le stanze hanno semplicemente un letto, un comodino e un bagno. Ma se non vi dispiace dormire in un ambiente spartano, parlate con i sacerdoti e chiedete se c’è ancora oggi questa possibilità. L’ unica cosa che ci hanno chiesto il mattino dopo è stata un’offerta per il Santuario, direi un compromesso più che giusto.
Conoscete questo Santuario? Avete mai passato la notte in un convento, credenti e non? Oppure preferite dormire in un classico hotel?