
Se mi seguite sui social, saprete già che sono da poco diventata mamma di Elisa Maria.
Si sa, alla nascita di un bambino, spesso piovono consigli non richiesti. Se poi ci aggiungiamo l’ansia tipica delle neo-mamme, capita che arriviamo a farci mille paranoie -concedetemi il termine dialettale-. Almeno, a me è accaduto proprio questo. La scorsa settimana, con il marito, abbiamo deciso di concederci una giornata diversa dal solito, portando con noi la nostra piccola. Andare al mare con neonati è fattibilissimo.
Ora vi racconto un po’ di questa prima esperienza, in modo da aiutarvi a dissipare qualche dubbio -perché se siete capitati su questa pagina, sicuramente state cercando consigli al riguardo-.
Viaggiare con bambini: una piccola riflessione
Prima di continuare, premetto che, lo scorso anno, quando annunciai di essere incinta, il commento che sentii più spesso fu :”Bello, ora però dovrete dimenticarvi dei viaggi”.
Il marito e io sorridevamo, perché già da allora credevamo nella possibilità di viaggiare con i bambini. Basta solo avere qualche accorgimento in più e adattarsi alle loro esigenze.
Il primo passo per dissipare i timori di neo-genitori e abituarci a portare ovunque la nostra piccola, lo abbiamo compiuto andando al mare per la prima volta in tre.
Man mano che crescono, i bambini sanno adattarsi molto meglio degli adulti e, se abituati a viaggiare fin da piccolissimi, per loro diventerà normale fare le valigie e partire alla volta di nuove avventure.
Mare con neonati: come mi sono organizzata
Come scrivevo prima, per viaggiare con i bambini, è necessario avere qualche accortezza supplementare, soprattutto nel caso dei neonati.
La scelta del luogo
Per essere tranquilli, specialmente durante la prima esperienza, abbiamo preferito evitare le spiagge più isolate e difficili da raggiungere e abbiamo scelto Nettuno.
Questa città di mare, infatti, dista solo un’ora di macchina da dove abitiamo e le sue spiagge sono ideali per una giornata al mare con bambini neonati.
In particolare:
- la spiaggia è facilmente raggiungibile dalla strada, senza dover attraversare passerelle e ripide scalinate scendendo con la carrozzina
- c’è un parcheggio vicinissimo dove poter lasciare l’auto, così da non dover percorrere troppa strada sotto il sole
- nelle vicinanze ci sono tutti i servizi di cui si può aver bisogno, dai bar alla farmacia, per qualsiasi evenienza.
L’orario per andare al mare
Le ore più fresche, al mattino presto e nel tardo pomeriggio, sono le più indicate per andare in spiaggia con i bambini.
Non avendo un punto d’appoggio a Nettuno, noi abbiamo deciso di partire da casa dopo pranzo e trascorrere il pomeriggio e la serata in spiaggia, evitando così di stressare troppo la nostra piccola. Per la cena abbiamo portato dei panini da casa, in modo da non perdere tempo al ristorante e goderci al massimo quelle ore in riva al mare.
Ecco i vantaggi di questa scelta:
- si evitano le ore più calde;
- le spiagge sono poco affollate -quasi deserte-;
- il mare al tramonto è pura poesia.
Che dite, bastano queste motivazioni?
Tutto l’occorrente da portare per una giornata al mare con neonati
Nei prossimi paragrafi vi racconto come mi sono organizzata.
Personalmente ho parecchio spirito d’adattamento, ma a Elisa Maria non deve mancare nulla. Se lei è serena, lo sono anch’io e viceversa. Penso sia questo il segreto per viaggiare con bambini, anche piccolissimi.
Di seguito trovate tutto ciò che ho portato con me.
Vestiti di ricambio
Nella borsa della piccola ho messo un body extra una tutina di cotone a maniche lunghe, dato che, dopo il tramonto, in spiaggia c’è molta umidità. Ho portato anche una coperta pesante che le ho avvolto addosso durante la poppata serale, prima di tornare a casa.
Pannolini, cremina per arrossamenti e Mylicon
Riguardo ai primi, è difficile calcolare la quantità giusta da portare. Per non sbagliare, ne porto sempre più di quanti ne servano effettivamente. Per un pomeriggio e una serata al mare ne ho portati 8 e ne ho utilizzati 3.
La cremina contro gli arrossamenti la porto sempre con me. Elisa Maria ha la pelle molto delicata e basta poco per provocarle un’irritazione. Io uso la Babygella ed è molto comoda da portare perché la confezione da 250 ml occupa davvero poco spazio.
Ho portato anche il Mylicon in caso di colichette, in modo da scongiurare qualsiasi evenienza. Anche se, come ho scritto sopra, non troppo lontano dalla spiaggia c’è una farmacia, quindi non sarebbe stato un problema se avessi dimenticato qualcosa.
Latte artificiale: come e quanto?
Questo è l’unico punto che richiede un minimo di organizzazione in più.
Purtroppo, io non ho latte e, nel mio caso, quello artificiale è stata una scelta obbligata. So che Elisa Maria cresce bene anche così, però avrei tanto voluto allattarla naturalmente. Poi, volete mettere la comodità di non doversi portare dietro tutta l’attrezzatura per la pappa?
Comunque, dato che non è così, ecco come mi sono organizzata.
Io uso il latte in polvere e ho portato da casa un biberon già pronto, riponendolo in questo contenitore della Chicco per mantenerlo alla giusta temperatura:

Per le poppate successive, ho messo le dosi del latte -contando i misurini- in un recipiente ermetico sterilizzato e ho scaldato l’acqua che ho conservato in questo thermos:

Se anche voi utilizzate il latte artificiale per i vostri piccoli, vi consiglio caldamente un thermos di questo genere. Quando sono a casa, la sera, prima di andare a dormire, faccio bollire l’acqua per le poppate notturne e si mantiene calda fino al mattino, così impiego meno tempo per preparare il latte a Elisa Maria.
La quantità basta per circa 3 poppate e quando sono fuori è ancora più comodo, perché non ho bisogno di cercare un bar e chiedere di scaldare l’acqua.
Mare con neonati: si può fare?
La risposta è: assolutamente si. La nostra prima volta al mare con la piccola è stata un successo: noi ci siamo rilassati e lei è stata molto tranquilla.
E’ tutto rose e fiori? No, certo. Guardate:

Qualsiasi blogger sa bene che le foto devono rispettare determinate caratteristiche. Questa è sfocata, storta e non instagrammabile, come si dice in gergo, ma non siamo riusciti a farne una migliore. Proprio in quel momento la mia cucciola ha iniziato a strillare, aveva bisogno di coccole e non c’era verso di tenerla nella carrozzina.
Però ho scelto comunque di mostrarvela perché è autentica e senza filtri, proprio come qualsiasi esperienza con i bambini, soprattutto in viaggio. Il segreto? Non lasciarsi andare al nervosismo e prendere gli imprevisti con un sorriso.
Un’altra città di mare molto adatta alle esigenze delle famiglie con bimbi al seguito è Terracina. Presto andremo anche là in tre per la prima volta. Intanto, se volete scoprire qualcosa in più su Terracina, ne parlo in questo articolo: Vacanze al mare in centro Italia? Si,a Terracina!
Mamme, cosa ne pensate? Lascio la parola a voi. Siete mai andate al mare con i vostri bambini neonati? Mi raccontate la vostra esperienza?