
Siete alla ricerca di una strategia a lungo termine per rafforzare la vostra presenza sul mercato e distinguervi dai competitors. La scelta di aprire un blog aziendale è un ottimo punto di partenza.
Il dietro le quinte di un blog, però, è un lavoro a tutti gli effetti, dunque è fondamentale stabilire chi si occuperà di gestire il blog del vostro hotel.
Occuparsi di un blog aziendale non è uno scherzo, perché se questo funziona, contribuisce direttamente al successo di un’impresa. Se tutti possono scrivere su un blog amatoriale senza particolari aspettative, le cose cambiano drasticamente quando dietro c’è un progetto di business.
Mandare avanti un blog, infatti, è un lavoro dalle mille sfaccettature che richiede competenze diverse.
Vediamone insieme qualcuna partendo dalle basi.
Per gestire un blog professionale occorrono:
- perfetta conoscenza della grammatica e della lingua italiana;
- uno stile di scrittura fluido e coinvolgente, capace di catturare e mantenere l’attenzione del lettore;
- capacità di attingere alle varie fonti, distinguendo i dati e le notizie reali dalle fake news;
- competenze di scrittura per il web -molto diversa da quella su carta-;
- studio delle tecniche di ottimizzazione per i motori di ricerca;
- conoscenza della piattaforma su cui si opera.
Come possiamo vedere, si tratta di una serie di competenze molto precise che non tutti hanno. Quindi, delegare la gestione del blog al parente di turno perché – citazione- “ci sa fare con Internet”, equivale a buttare dalla finestra soldi, tempo ed energia.
Perché il blog possa funzionare, deve essere mandato avanti con tutti i crismi.
Io vi propongo 3 alternative, valutandone i pro e i contro.
Indice degli argomenti
Gestire il blog di un hotel: tutte le soluzioni

Dato che stiamo parlando di blog aziendali, potete occuparvi di tutto voi albergatori, delegare la gestione a un dipendente o assumere un professionista esterno.
Vediamo queste soluzioni nel dettaglio.
Quando a gestire il blog è il titolare dell’albergo
Se lavorate con una buona squadra, potete delegare alcuni dei vostri compiti allo staff e gestire tutto voi, in quanto non siete solo i titolari dell’hotel, ma anche del blog.
Almeno, potete pensare di farlo se ne avete le capacità, quelle elencate nel paragrafo precedente.
Certo, si tratta di una buona soluzione a livello economico perché in questo modo non avete nessun costo da affrontare, però, a lungo andare, difficilmente funziona.
Perché?
I compiti di un albergatore sono altri. Mandare avanti il blog -che per essere redditizio deve funzionare- vedrebbe aumentare considerevolmente le vostre mansioni. La redazione dei contenuti può essere delegata, ma la vostra presenza e le attività che svolgete no.
Perché la verità è una. Anche se lavorate a fianco di persone preparatissime, ci sono delle cose delle quali dovete necessariamente occuparvi in quanto titolari, attività che non possono svolgere i receptionist e nemmeno i capi area, se non in caso di emergenza.
Pensate solo alla questione contabile, fino alla ricerca dei migliori contratti per riempire le camere con TO e agenzie. Senza contare, poi, la presenza attiva sul territorio, nel caso decideste -saggiamente- di uscire dall’ufficio e fare un po’ di pubbliche relazioni per aumentare la visibilità della vostra struttura ricettiva.
Io non credo si possa avere il tempo di fare tutto e a qualcosa bisogna rinunciare. Ma trascurare mansioni di questo genere equivale a mettere da parte i fondamenti del vostro lavoro.
Un hotel non vive di solo blogging, il blog è uno strumento in più, utile a promuovere l’albergo, ma non vi porterà da nessuna parte se alla base non c’è un’ottima gestione, cosa di cui potete e dovete occuparvi voi personalmente.
Affidare la gestione del blog al personale
Magari all’interno dello staff c’è un elemento che spicca sugli altri, dotato delle capacità per svolgere questo compito? Non è una cosa insolita, perché oggi molti receptionist hanno competenze informatiche che vanno ben oltre il pacchetto Office, quindi potrebbe sembrarvi la soluzione ottimale.
Ma c’è da considerare una variabile di non poco conto.
Occuparsi di un blog non significa mettere insieme quattro frasi ogni tanto.
Occorre programmare un calendario editoriale, stabilendo cosa e quando scrivere sul blog, rispettare la frequenza di pubblicazione, redigere gli articoli in chiave SEO e formattarli per il web. Il tutto tenendo conto delle immagini, dei video e della diffusione stessa degli articoli, che vanno pubblicizzati per avere un ritorno in termini di visibilità.
Un receptionist non può avere tutto questo tempo durante il turno, altrimenti come fa a svolgere le mansioni tipiche della sua professione?
Diciamoci la verità. Io ho lavorato tempo tempo come receptionist in strutture diverse per tipologia e servizio. Non dico che non ci siano momenti morti, soprattutto in bassa stagione. Però questo tempo potrebbe essere usato per fare altro, come rispondere alle recensioni, modificare disponibilità e prezzo delle camere, oppure creare eventi e promozioni particolari.
Inoltre, il receptionist è l’immagine dell’hotel e non importa quanto possa essere impegnato nel lavoro di back-office. La sua priorità è occuparsi degli ospiti, in primis dandogli la giusta attenzione. Vi immaginate un receptionist che liquida i clienti in due minuti perché è alle prese con la pubblicazione di un articolo?
Ecco perché nemmeno questa soluzione può funzionare nel lungo periodo.
Delegare un professionista esterno
Delegare la gestione del blog dell’hotel a un professionista esterno è la soluzione ottimale che consiglio sempre.
Qual è il professionista ideale?
Sicuramente un creatore di contenuti, meglio ancora se specializzato nel blogging, orientato a una scrittura nella sfera del comparto turistico.
Certo, ci sono molti blogger che scrivono di svariati settori, ma il turismo è una nicchia molto tecnica che presuppone un bagaglio culturale multipotenziale.
Chi scrive attorno al mondo del turismo parla di:
- viaggi
- attrazioni turistiche
- storia e tipicità del territorio e molto altro
Il tutto accompagnato da un linguaggio evocativo, capace di suscitare emozioni e curiosità nei lettori.
Rivolgersi a un professionista esterno significa pagarlo, ma se il risultato è egregio, il denaro che tirate fuori non è un costo, bensì un investimento a lungo termine, che rientra nel lavoro di promozione della vostra struttura.
Inoltre, cosa non da poco, assumere qualcuno per scrivere significa avere una figura concentrata unicamente sul blog, che si occuperà di tutto, senza dividersi per portare a termine altre mansioni, trascurando dettagli fondamentali per il servizio ai clienti.
Voi quale soluzione avete scelto per gestire il blog della vostra struttura ricettiva? Se vi va, raccontatemelo nei commenti.