
Esiste uno stereotipo secondo il quale, chi ha un blog e scrive di viaggi, deve essere onnipresente. Fiere, mostre, eventi e chi più ne ha, più ne metta.
Io però ho scelto un modo diverso di fare blogging, accettando che, almeno per me, è impossibile esserci sempre e comunque.
Questo è il caso di un evento a cui non ho potuto partecipare, ma che voglio raccontarvi. Un po’ perché riguarda direttamente il mio territorio, ma, soprattutto, perché merita davvero. Non si tratta del solito evento mordi e fuggi, che lascia il tempo che trova, finendo nel dimenticatoio il giorno successivo. In questo caso, parliamo di una promozione virtuosa del territorio, che, a lungo andare, porterà benefici concreti a tutti i suoi abitanti e ai turisti che sceglieranno di visitarlo.
Ma partiamo dall’inizio.
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La riqualificazione del Fosso di Folignano

Domenica 24 Ottobre, si è tenuta un’escursione al Fosso di Folignano, un angolo dalla bellezza suggestiva praticamente sconosciuto a chi si accinge a visitare la capitale.
L’escursione aveva l’obiettivo di far conoscere i lavori di riqualificazione nei quali l’associazione GAL ha avuto un ruolo centrale.
Prima di spiegarvi cos’è il GAL, ci tengo a raccontarvi qualcosa, seppur molto brevemente, di questi luoghi in cui sono nata e cresciuta, dove ho scelto di tornare dopo gli anni a Torino e, in seguito, di restare.
I Monti Prenestini, poco lontani dai Castelli Romani, si trovano a Nord-Est della capitale e racchiudono paesini ricchi di storia e tradizioni. Come accade spesso alle piccole località, fin ora hanno pesantemente risentito della vicinanza a Roma, che ne ha eclissato le potenzialità ma non certo la bellezza. Solo recentemente si è capito che la chiave per farne destinazioni turistiche di tutto rispetto è la valorizzazione delle peculiarità locali e qui entra in gioco il GAL.
Cos’è il GAL
L’acronimo GAL sta per Gruppo di Azione Locale e si tratta di un’associazione nata allo scopo di valorizzare le risorse del territorio, con l’ambizioso progetto di creare un modello di turismo sostenibile, in sinergia con le imprese agricole, turistiche e commerciali del posto.
Come associazione, il GAL promuove progetti nei comuni che vi hanno aderito.
La regione Lazio è suddivisa in due GAL distinti – che nella prima pubblicazione di questo articolo avevo confuso, quindi rettifico, mi perdonate?-
Uno è il GAL “Terre di Pre.Gio”, in cui rientrano:
- i Monti Prenestini – con San Vito Romano, Olevano Romano, Genazzano, Cave e Capranica Prenestina-;
- la Valle del Giovenzano, con Saracinesco, Sambuci, Pisoniano, Gerano, Ciciliano e Cerreto Laziale.
La sigla “Pre.Gio”, deriva dall’unione, non solo simbolica, dei nomi di questi due territori del Lazio.
L’altro GAL, quello a cui faccio riferimento in questo articolo, è il GAL dei Castelli Romani e Monti Prenestini.
Il progetto

La riqualificazione del Fosso di Folignano si inserisce nell’ambito della conservazione delle risorse naturali locali ed è stata finanziata dal GAL e dai Monti Prenestini per un valore di 79,000 euro -fonte: montiprenestini.info-.
Il Fosso di Folignano fa parte del Monumento Naturale della Valle delle Cannucceta, luogo amato sia dalle famiglie che dagli appassionati di trekking ed escursionismo.
Negli ultimi anni, a causa del processo di erosione naturale, la zona si prestava sempre meno come meta green. Da oggi, invece, ha tutte le carte in regola per tornare a essere una meta tutta da scoprire all’interno degli itinerari naturalistici dei Monti Prenestini.
All’inaugurazione erano presenti i vari sindaci dei comuni limitrofi e, come afferma il primo cittadino di Castel San Pietro Romano, Gianpaolo Nardi:
[…] i comuni possono intercettare i fondi europei, se hanno il coraggio di mettersi in rete per una progettazione comprensoriale. […] Il GAL rappresenta una realtà […] importante per il nostro territorio e ci aspettiamo di proseguire questo percorso insieme agli altri comuni e le aziende private […]
Le opportunità per i Monti Prenestini
La speranza, allora, è che davvero il futuro veda una sempre più stretta collaborazione tra il GAL e le istituzioni, senza dimenticare le imprese locali, che sono la linfa, non solo economica, dei Monti Prenestini e dei Castelli Romani.
Soprattutto, personalmente mi auguro una valorizzazione reale delle nostre risorse naturali e culturali, cosa che, in passato, purtroppo è mancata, soprattutto nei comuni dei Monti Prenestini.
Valorizzare la realtà locale significa -anche- saperla raccontare. Se i comuni dei Monti Prenestini riusciranno a far propria questa sfida, allora avranno -anzi, avremo- tutte le caratteristiche per presentarci come un circuito turistico integrato, non alternativo, ma complementare alla capitale.
Perché dovremmo sempre ricordare che non è una gara a chi arriva prima, si tratta piuttosto di lavorare di pari passo, offrendo ai turisti un ventaglio di scelta capace di andare oltre il Colosseo e i Fori Imperiali.
Solo così il turismo diventerà una risorsa anche per i piccoli comuni e questa è una partita ancora tutta da giocare.
Per essere sempre aggiornati sulle novità del GAL, i bandi di gara e i progetti finanziabili, vi invito a consultare il sito https://www.galcastelli.it/
Se volete saperne di più sui Monti Prenestini, partite da qui: Le montagne di Karol Wojtyla: sulle orme di San Giovanni Paolo II