
Lo ammetto, questo è un post dal titolo insidioso. Quando si scrive di “come si vive” in qualsivoglia parte del mondo, è facile cadere nei luoghi comuni. Inoltre, beh, non pretendo certo di sapre tutto sulla vita a Dublino. Anche perché, alla fine, ognuno vive a modo suo, seguendo i propri ritmi e gli schemi di vita che preferisce. Quel che vi racconto in questo post allora, è come si vive a Dublino in base a ciò che io ho percepito sulla mia pelle durante il periodo in cui vi ho lavorato come ragazza alla pari.
Per evitare di scrivere un mattone ho pensato di suddividere il post in due parti. In questa prima parte troverete le mie impressioni su due aspetti principali della vita quotidiana a Dublino: il tempo libero e la famiglia. Vi racconterò soprattutto la differenza rispetto alle mamme italiane, poiché vi assicuro, almeno in questo caso, non si tratta affatto di stereotipi! Che il mio post possa essere l’ispirazione per una discussione sul ruolo della donna?
Indice degli argomenti
Come si vive a Dublino: le famiglie irlandesi

Forse sarà una mia fissazione, tuttavia ho sempre pensato che le famiglie siano lo specchio della società. Ecco perché ho scelto di iniziare il mio racconto proprio dalla tipica famiglia dublinese.
La prima impressione al riguardo è che i dublinesi abbiano una vita molto più organizzata di noi, specialmente le famiglie in cui ci sono bambini piccoli.
Contrariamente a quanto spesso avviene in Italia, in genere le famiglie dublinesi sono numerose, con una media di 3 o 4 figli per coppia. A Dublino è normale avere una ragazza alla pari in casa; in Italia, invece, a parte forse nelle grandi città, sembra ancora essere una specie di tabù. Forse perché noi, di solito, possiamo contare su una serie di aiuti che spesso includono i nonni e gli zii. A Dublino, invece, la famiglia estesa è meno sentita, in questo senso sono più individualisti di noi. Per esempio, almeno da quel che ho visto io, il giorno di Natale si passa con la famiglia che si è creata, ovvero moglie e marito e i figli.
Difficilmente si sta assieme agli altri parenti a Natale, magari ci si incontra la sera prima per scambiare i regali e farsi gli auguri. In molte parti d’Italia invece, i giorni di festa si passano anche con i parenti e gli amici. I bambini giocano assieme e difficilmente vengono lasciati alle cure della baby sitter per non disturbare il pranzo di Natale. Almeno questa è la realtà in cui sono cresciuta io e non la cambierei per nulla al mondo. I cugini, la confusione e le tavola imbandita a Natale sono i ricordi forse più felici della mia infanzia.
Il tempo libero a Dublino
I dublinesi hanno una vita rigidamente scandita tra lavoro e tempo libero. Secondo me questa è una delle cose migliori del loro stile di vita, nel senso che difficilmente a Dublino si usa fare telefonate di lavoro da casa o portarsi il lavoro dall’ ufficio. Insomma, il lavoro è sacro, ma il relax lo è ancor di più. E io, personalmente, non ho mai amato troppo gli stacanovisti. Sono più per la filosofia di dare il 100% a lavoro e poi non pensarci più fino al giorno successivo. In questo modo si evita anche di portare a casa i problemi del lavoro, che spesso ci fanno sentire inquieti e distratti.
La vita tipica degli studenti a Dublino
Ovviamente, lo stile di vita cambia in base all’età e all’occupazione. Generelmente parlando, a Dublino gli studenti escono quasi soltanto nel weekend. Di solito vanno al cinema o trascorrono la serata in un pub.
Durante la settimana sono impegnati con lo sport o restano a casa. Per gli studenti, a Dublino, non esiste la tipica abitudine italiana di fare colazione al bar prima di entrare a scuola. Non si fermano al mattino nemmeno a comprare la merenda. Quando non ci sono le mense scolastiche, gli studenti, anche quelli più grandi di 17, 18 anni – quelli delle superiori per intenderci- portano il pranzo da casa. Ognuno di loro è super organizzato con il lunch box, un portapranzo rettangolare contenente di solito un sandwich al burro e prosciutto cotto e un frutto -una mela o un grappolo di uva-. Come snack portano uno yogurt o dei Digestive, i classici biscotti anglosassoni semplici o al cioccolato.
Prima del college, tutti gli studenti devono indossare la divisa scolastica. Quella delle ragazze include la gonna fino al ginocchio. Non so come facciano, ma io ne ho viste tante portarla senza calze anche in pieno inverno!
Il relax degli adulti
Di solito, il fine settimana delle coppie con i figli è dedicato alla famiglia. In queste occasioni si approfitta per far visita ai parenti o fare sport all’aperto, senza farsi spaventare dalla pioggia.
Le coppie che in casa loro ospitano una ragazza alla pari, due sere a settimana ne approfittano per uscire senza i bambini. Per la au-pair, queste serate sono dette di baby-sitting. Di solito vengono stabilite in anticipo e mamma e papà ne approfittano per organizzare uscite di gruppo nei pub o per andare a qualche concerto. Insomma, mica male, direi!
Come si vive a Dublino: donne e mamme

Tra tutti gli aspetti, questa secondo me è la differenza più grande che io all’epoca sono riuscita a percepire pur non avendo figli.
Diciamo così. In Italia puoi essere una donna con un lavoro prestigioso e centomila interessi. Fondamentalmente però, se sei mamma, sei mamma sempre e comunque, qualsiasi cosa tu faccia. Vi faccio un esempio: devi cucinare una cena per la serata con gli amici? Bene, prepari la tavola e la cena con il pargolo attaccato alle gambe, oppure con gli altri figli che giocano in salotto. Perlomeno, da me è sempre stato così. Oppure, ancora, esci a fare una passeggiata con il marito o compagno? Ti vesti e ti trucchi mentre controlli che il tuo bimbo non smonti l’armadio o non si getti dalla scala a chiocciola.
Quel che cerco di dire è che in Italia una madre è sempre una madre. Spesso fa i salti mortali per ritagliarsi un quarto d’ora per se stessa e, qualora aiutata da una baby sitter, ci sono comunque dei compiti che non delega. A Dublino, invece, c’è un tempo per fare la madre e un tempo per fare la donna. Se per esempio ci sono invitati a cena, la donna a Dublino si concentra esclusivamente sulla cena, lasciando che sia la baby sitter a occuparsi dei bambini. Bambini che spesso, alle 21,00 saranno già a letto, cosicché la madre possa prepararsi con calma senza ingerenze da parte dei piccoli. Non so da voi, ma a casa mia la quotidianità era differente, non esistevano certo tempi così scanditi; anzi, ricordo di quando ero bambina e camminavo sui tacchi di mia madre mentre giocavo a fare “la signora”. Probabilmente non regnavano l’ordine e l’organizzazione più totali, ma ricordo bene le risate di mia madre mentre cercava di vestirsi, badava a me e controllava che la cena non bruciasse. Insomma, due mondi completamente diversi. E in questo caso, non ho dubbi su quale sia il mio preferito.
Amici e amiche con figli, voi che ne pensate?
Cliccando sul link che segue, troverete la seconda parte di questo post: https://michelamilani.it/come-si-vive-a-dublino-2-parte/
Se nel frattempo state organizzando il vostro viaggio a Dublino, che sia per relax o per lavoro, vi consiglio assolutamente di non perdervi il mio articolo https://michelamilani.it/vacanza-dublino-consigli-vivere-al-meglio-la-citta/
Troverete tante informazioni utili per farvi un’idea della città.
Michela