
La “casa di Dracula”, a Bran, è una delle attrazioni turistiche più visitate della Romania. Eppure, pochi conoscono ciò che davvero si nasconde dietro la leggenda del famoso vampiro e del suo castello. Oggi andiamo a scoprire la vera storia di questo luogo misterioso.
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Oltre il mito
Come ho appena detto, tutti conoscono il castello grazie alla figura del conte Dracula.
Io stessa, per anni ho associato Bran alla casa del conte assetato di sangue, confondendo la realtà con la leggenda. Certo, non mi aspettavo di trovare un paio di canini pronti a mordermi il collo, ma ero davvero convinta che il conte Vlad avesse vissuto nel castello.
In realtà, l’equivoco è nato mescolando la letteratura al folklore popolare. Infatti, Stocker decise di ambientare il suo romanzo “Dracula” proprio nel castello di Bran. La figura del vampiro è un mito molto presente in tutta la cultura tradizionale romena, soprattutto in Transilvania, tanto da essere conosciuta come la terra dei vampiri.
Ben consapevoli di questo, gli Enti del Turismo romeni hanno favorito il binomio castello di Bran/casa di Dracula, creando quasi dal nulla una destinazione turistica che ogni anno conta migliaia di visitatori.
Leggende a parte, io vi consiglio di visitare il castello non solo perché è bellissimo, con gli arredi in stile gotico e un so che di misterioso, ma anche per la sua lunga storia. Una storia che racconta dell’amore di una principessa, poi diventata regina di Romania, per Bran e i suoi abitanti.
La vera storia della casa di Dracula
Gli inizi
Come sempre in questi casi, dobbiamo tornare indietro nel tempo e andare molto lontano. Nel 14° secolo, sotto la minaccia degli Ottomani, in Transilvania soffiavano venti di guerra. Per proteggere la popolazione, l’allora sovrano ungherese Luigi 1° d’ Angiò, decise di costruire una fortezza lungo il confine tra la Transilvania e la Valachia. La città di Brasov, grazie alla supremazia economica e commerciale di cui godeva nella regione, riuscì ad ottenere il diritto di dirigere i lavori. Non si conosce la data esatta di realizzazione, ma si presume che la costruzione – inizialmente doveva trattarsi di una cittadella- sia stata portata a termine entro il 1382.
Quella che nei secoli successivi sarebbe diventata nell’immaginario collettivo la casa di Dracula, nel tempo venne ampiamente utilizzata a scopi difensivi; in seguito risultano diversi passaggi di proprietà che si perdono tra i registri cittadini e i racconti popolari. Quel che sembra certa è, in qualche modo, la continua supremazia degli abitanti di Brasov sulla cittadella di Bran.
Nel 1600 circa, l’edificio perse il suo ruolo difensivo e cominciò a essere usato per scopi amministrativi. Nel 19° secolo, la città di Bran e il suo castello vennero posti sotto la gestione dell’ Ufficio Economico e Forestale di Brasov; il castello fu donato alla famiglia reale di Romania solo nel 1920. E qui inizia la parte più romantica della storia.
Maria, la regina che amava la Romania
Chi era la principessa Maria
Maria di Sassonia divenne regina nel 1914, dopo aver sposato il principe ereditario di Romania Ferdinando. I racconti dell’epoca parlano di tradimenti e di un matrimonio probabilmente non troppo felice, almeno per Maria.
La sovrana invece nutriva un amore sconfinato per la sua terra d’adozione, tanto che, come regina consorte, decise di rappresentare la Romania nel trattato di pace di Versailles alla fine della prima guerra mondiale. La sua presenza all’epoca destò molto scalpore, ma fu proprio grazie al suo intervento che la Romania riuscì a conservare la Transilvania e la Bucovina.
La vita di Maria a Bran
L’atto di donazione del castello alla famiglia reale di Romania risale al 1° Dicembre del 1920. Le mura esterne vennero lasciate invariate, quindi ancora oggi l’edificio esternamente appare come una cittadella fortificata. Gli interni invece si prestarono al buon gusto e alla fantasia di Maria. In breve tempo la sovrana trasformò il castello rendendolo degno di qualsiasi corte imperiale europea.

Gli appartamenti interni sono davvero splendidi. La regina inoltre, aggiunse al castello ulteriori costruzioni: la Tea-House, la Guest House e la Chiesa di Legno.
Per amore di Bran e dei suoi abitanti finanziò interamente i lavori per la costruzione degli impianti elettrici, aiutando la popolazione ad avere condizioni di vita migliori.
In seguito, la principessa Ileana seguì i passi di sua madre, fondando a Bran l’ospedale “The Queen’s Heart”, aiutando a curare i feriti durante gli anni del secondo conflitto mondiale. Nei decenni successivi la principessa fu costretta a lasciare il Paese e nel 1957 il castello fu trasformato in un museo. Negli anni ’90 tutto versava in grande abbandono e occorrerà attendere il 2009 prima che il castello sia restituito ai legittimi proprietari: i principi Dominic, Maria-Magdalena ed Elisabeth, figli di Ileana e nipoti della regina Maria.
Il castello di Dracula oggi
I principi si sono impegnati a restaurare gli ambienti, riportandoli al loro splendore originario e tutto continua a esprimere il gusto di Maria. All’interno, sono custoditi molti oggetti personali appartenuti alla sovrana e alla sua famiglia.

Più che come casa di Dracula, secondo me il castello dovrebbe essere conosciuto come la casa di Maria, una regina innamorata della Romania che andò contro le convenzioni dell’epoca pur di aiutare il suo popolo.
Vi lascio il link per organizzare la visita al castello: Il castello di Bran, oltre la leggenda di Dracula
Buon viaggio nella storia!