
In questo articolo vi parlo della mia esperienza al Bosco di Paliano, una splendida area pic-nic a pochi chilometri da Roma.
Di solito non amo troppo le aree attrezzate, ma devo ammettere che il Bosco di Paliano si è rivelato davvero una piacevole scoperta.
Indice degli argomenti
Dove si trova e come arrivare
Come suggerisce il nome, questa area pic-nic si trova a Paliano, nel cuore di un bosco secolare.
In realtà, si tratta di qualcosa di molto diverso da quanto mi aspettavo. Infatti, siamo andati assieme ai nonni per accompagnare il nostro nipotino ed eravamo convinti di trascorrere qualche ora nell’area naturalistica più famosa della zona, conosciuta come “La Selva”. Pensavamo fosse stata riaperta dopo un lungo periodo di chiusura al pubblico, ma ci sbagliavamo perché al momento non si prevede, purtroppo, nessuna riapertura.
Da quanto si dice da queste parti, qualche anno fa la Regione Lazio vendette La Selva a un privato, il quale fu costretto a chiudere i battenti per un motivo che non ci è dato sapere, privandoci così di una splendida risorsa naturale. Come e perché un patrimonio naturalistico di questo tipo debba finire in mano ai privati ancora non riesco a spiegarmelo.
Sta di fatto che La Selva e il Bosco di Paliano sono due luoghi diversi, seppure vicinissimi tra loro. Quindi posso davvero dire di aver scoperto questa area pic-nic per puro caso.
Non è affatto difficile arrivare. Il Bosco si trova a ridosso della città di Colleferro. Prendendo la Strada del Vino Cesanese, si raggiunge la Contrada la Selva. Da qui in poi, basta seguire i cartelli turistici con le indicazioni, attraversando una strada sterrata per qualche centinaio di metri, prima di essere accolti nel parcheggio gratuito proprio di fronte all’entrata.
Cosa fare nel Bosco di Paliano: natura, divertimento, riflessioni
La filosofia del luogo è molto chiara sin dal primo momento. Sul gazebo della biglietteria, infatti, si nota subito una frase molto emblematica, che oggi come oggi non dovremmo mai dimenticare:
Non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
Proverbio Navajo
Queste parole rispecchiano tantissimo il mio modo di pensare, quindi ho amato il Bosco da subito, ancor prima di entrare. Ogni cosa è davvero organizzata nel rispetto della natura.
Vi racconto tutto nei prossimi paragrafi.
Camminare nella natura

Come dicevo all’inizio, siamo in un bosco secolare, uno di quelli dove è ancora possibile sentire il profumo della terra e respirare la saggezza degli alberi.
Una delle attività principali, infatti, è proprio la camminata all’interno del suo ambiente incontaminato. Il Bosco di Paliano si estende per circa 30 ettari e i percorsi si sviluppano attraverso 5 chilometri di sentieri.

Durante la passeggiata, con un po’ di fortuna, si possono incontrare i diversi animali che popolano questa foresta di querce: dai gufi fino agli scoiattoli, che, vivendo allo stato completamente naturale, sobbalzano al minimo rumore.
I sentieri che abbiamo percorso noi sono tutti adatti ai bambini. Tuttavia, vi consiglio di non avventurarvi nel bosco con i passeggini, soprattutto quelli di ultima generazione con le ruote molto sottili. Per fortuna, noi avevamo con noi la fascia porta bimbi, altrimenti sarebbe stato difficile trasportare la nostra piccola senza inciampare in ogni radice.
La panchina rossa
Uno degli angoli più significativi del percorso è quello che ospita la panchina rossa, simbolo contro la violenza sulle donne. La particolarità, però, non è tanto nella panchina -ormai se ne incontrano tantissime ovunque- ma nella cornice a grandezza d’uomo che la precede.

Potrei limitarmi a spiegare il motivo di questa scelta, ma preferisco riportare fedelmente le parole dei ragazzi di Casa Johnny e Casa Mary della Comunità Socio Riabilitativa della città di Paliano:
La visione parziale è data dalla cornice rossa, che limita e coglie solo uno spaccato del tutto che ci circonda. Quando non riusciamo a vedere le molteplici soluzioni che la realtà ci offre, rimaniamo imprigionati in un’unica visione, o se vogliamo, diamo solo una risposta ai nostri problemi, senza pensare alle molteplici soluzioni che potremmo trovare per risolverli. Questo ci porta ad agire d’istinto e l’istinto non tarda molto spesso a trasformarsi in violenza.
La violenza agita, ci lascia senza fiato, incuriosisce la società, alimenta dibattiti, eccita gli opinionisti, crea vittime e carnefici, ci riporta drammaticamente a una primitività che non ci abbandona mai.
Siamo figli di una natura che ci ha creati razionali e irrazionali e mantenere un equilibrio tra queste due istanze non è sempre facile.
Eppure esiste un’aggressività più taciuta, più silenziosa, più subdola e pericolosa, quella che agita silenziosamente contro se stessi, quella che ci porta a cercare rifugio in un luogo indefinito e senza confini che tutti chiamano follia.
Siamo i matti, per qualche ragione abbiamo voluto abitare questa regione oscura e misteriosa, noi siamo gli abitanti di Mattagonia, un posto bizzarro e strampalato dove tutti sono re e tutti servitori, dove tutti sono pazzi pur di essere qualcosa.
Qui c’è chi si crede Dio ma a pensarci bene anche da voi, nel vostro mondo razionale, c’è qualcuno che si pensa tale.
C’è chi ha preso tante di quelle legnate che considerare matto ha il sapore di una bestemmia. C’è chi è stato abbandonato perché l’amore è bello ma la responsabilità di crescere un figlio è una rogna. C’è chi prega Dio in quanto, come Padre, e per giunta Eterno, non è che abbia fatto granché per lui.
Il dolore migliore è quello intenso che poi sfuma, come può accadere a una ferita che si rimargina.
Il nostro è un dolore sordo, continuo, e per tornare a Dio, eterno.
La rabbia, la tristezza, la frustrazione, l’angoscia, il delirio, l’allucinazione, avrebbero fatto scattare in noi dosi di aggressività che nemmeno ve lo immaginate, avremmo picchiato, avremmo ucciso o ci saremmo uccisi e molti lo hanno fatto.
Altri, e siamo noi che stiamo scrivendo, abbiamo preferito trovare un angolo in questo universo pazzo e ci siamo contenuti e storditi.
Siamo in una ruota che gira sempre uguale e ogni giorno un eterno ritorno del giorno precedente, ma non chiamiamo tutto questo “vivere”, accontentiamoci di sopravvivere.
Parole dure, scioccanti e dal sapore amaro, che raccontano di una sofferenza mai dimenticata. Parole che per me sono state un pugno dello stomaco e mi hanno fatta vergognare. Quante volte, nella mia quotidianità, mi sono lamentata di quelli che per me sono problemi, senza conoscere affatto il dolore, intendo quello vero. Allora, ho pensato a come etichettiamo le persone, giudicandole senza conoscere la loro storia. Ancora una volta, penso che tutti insieme abbiamo la precisa responsabilità di proteggere i più fragili, perché questo mondo, che io sono sicura valga ancora la pena di essere esplorato, possa essere più bello e giusto per tutti.
Il parco giochi ecologico

Il commento scritto da questi ragazzi, non è l’unico esempio di collaborazione tra il territorio e il Bosco di Paliano.
L’area pic-nic infatti, nasce soprattutto con la finalità di insegnare anche ai più piccoli il valore delle risorse naturali, dando vita a un progetto che ha a cuore non lo sfruttamento, ma la cooperazione tra uomo e natura.
Il parco giochi del Bosco, ad esempio, è realizzato interamente con il legno di scarto degli alberi, sapientemente trasformato per permettere ai più piccoli di divertirsi, lasciando libero sfogo alla fantasia.
Il regolamento
Proprio nel rispetto del Bosco e dei suoi abitanti, c’è un regolamento molto rigido:
- non ci sono cestini per la spazzatura, i rifiuti vanno portati a casa. La direzione può fornire a richiesta dei sacchetti biodegradabili.
- Non si possono accendere fuochi.
- Per i fumatori, è assolutamente vietato gettare a terra i mozziconi delle sigarette. Questo non solo per evitare il rischio di incendio, ma anche per mantenere pulito il bosco. Presso la biglietteria si possono comprare i posacenere portatili.
- Si chiede di abbassare la suoneria del cellulare, soprattutto all’interno dei sentieri, per non disturbare gli animali.
Le attività extra nel Bosco di Paliano + informazioni pratiche

Oltre alle passeggiate, si possono prenotare diverse attività a pagamento, tra cui:
- tiro con l’arco;
- passeggiate con i pony per bambini;
- noleggio delle biciclette.
L’area pic-nic

Per quanto riguarda l’area pic-nic, ci sono circa 50 tavoli che si possono utilizzare gratuitamente perché il servizio è incluso nel prezzo del biglietto.
Per essere certi di trovare posto, si possono prenotare in anticipo, chiedendo eventualmente anche l’uso del barbecue su base fissa in pietra. Noi avevamo portato il pranzo da casa, quindi non ho pensato a chiedere il prezzo per il barbecue – ma saprò dirvi la prossima volta perché ci torneremo sicuramente- 🙂
Ma non è tutto.
Al Bosco di Paliano si organizzano anche attività di intrattenimento, cosa che lo differenzia dalle altre aree pic-nic. Ad esempio, per l’ estate, ci sono in programma diverse dimostrazioni di falconeria, lezioni di ginnastica e serate con l’aperitivo all’aperto. Questi eventi hanno tutti costi diversi e comunque vanno prenotati sempre con un certo anticipo. Per avere tutte le informazioni aggiornate sulle attività settimanali, vi consiglio di visitare la pagina Facebook il Bosco di Paliano.
Apertura
Dal 1° Maggio al 12 Giugno e dal 14 Settembre al 31 Ottobre, il Bosco è aperto nei fine settimana e durante i giorni festivi. Dal 13 Giugno al 12 Settembre, è aperto tutti i giorni – tranne il lunedì- dalle 10,00 alle 18,00.
Prezzi
Il biglietto giornaliero costa 5,00 euro a persona a partire dai 13 anni di età, dai 3 anni fino ai 12, i bambini pagano un ingresso ridotto di 3,00 euro.
Volendo, è possibile stipulare gli abbonamenti che variano dai 15,00 ai 25,00 euro a persona, quindi permettono di risparmiare parecchio in caso di famiglie numerose, soprattutto se contate di tornare spesso.
Perché trascorrere la giornata al Bosco di Paliano
Ricapitolando, ecco i lati positivi della nostra esperienza con bambini al seguito:
- ambiente incontaminato;
- boschi bellissimi, ideali a stimolare la fantasia e l’apprendimento dei più piccoli;
- sentieri facilmente percorribili anche per chi non è abituato a camminare;
- sicurezza dell’area pic-nic, dove i bimbi possono giocare tranquilli, senza essere guardati a vista dagli adulti.
Se dovessi trovare un lato negativo, direi che il bar dell’area pic-nic non è assolutamente fornito. Le uniche cose che si possono trovare sono le bibite -calde!- e qualche snack veloce perché non c’è elettricità.
Ora, capisco perfettamente che siamo all’interno di un bosco, quindi il rispetto dell’ambiente ha la priorità assoluta e non deve essere deturpato dai fili elettrici. Però, quando ci sono 30° all’ombra, mi sembra il minimo avere a disposizione almeno qualche bibita fresca e dei gelati -seppur confezionati- a fronte di persone che comunque pagano il biglietto di entrata. Per questo, suggerirei ai gestori di munirsi di generatore elettrico, in modo da risolvere il problema senza danneggiare l’ambiente naturale 🙂
Un’altra cosa da sottolineare sono i prezzi delle attività extra. Mi sembrano un po’ più alti rispetto alle altre aree pic-nic, ma è anche vero che il personale deve essere pagato, così come ha un costo l’organizzazione delle attività e la manutenzione del bosco. Alla luce di questo, mi sembra tutto giustificato e noi siamo stati ben felici di pagare qualcosa in più a fronte di questa meraviglia che, come dicevo prima, ha anche l’obiettivo di insegnare ai piccoli la protezione e la valorizzazione dell’ambiente. E questo, davvero, non ha prezzo.
Concludo lasciandovi l’indirizzo e il contatto telefonico del Bosco di Paliano:
Area Palianese Sud, 0318
370-153-3848
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