Articolo aggiornato il 22 Giugno 2022

Vado subito al sodo: in questa mini guida andremo alla scoperta di alcuni borghi del Lazio, per una vacanza alternativa all’insegna del benessere e della tranquillità, perfetta anche per i bambini.
Buona lettura!
Indice degli argomenti
Visitare i borghi del Lazio: ecco cosa troverete
Lo so, pensando al Lazio viene subito in mente Roma. Eppure la mia regione è costellata di tesori nascosti che attendono solo di essere scoperti.
Gli ingredienti di questo viaggio? Arte, natura e buon cibo, il tutto accompagnato dai ritmi lenti di una volta.
Visitare i borghi del Lazio significa scoprire tradizioni e modi di vivere che difficilmente troverete in una grande città come Roma. Vuol dire andare alla scoperta di un territorio apprezzandone le caratteristiche e le usanze che vengono ancora trasmesse di generazione in generazione. Con calma, appunto, perché la lentezza aiuta ad assaporare meglio quello che, altrimenti, verrebbe solo percepito di sfuggita, senza riuscire ad apprezzarne la ricchezza.
Borghi del Lazio: i più belli provincia per provincia
Come si intuisce dal titolo di questo paragrafo, ho scelto di suddividere i borghi in base alla provincia. Cominceremo il nostro viaggio partendo dal Nord della regione: da Rieti a Viterbo, passando per il centro -Roma e Frosinone- fino a giungere alla volta della zona costiera, a Sud del Lazio, in provincia di Latina.
- Chiaramente questa non è una guida definitiva sui borghi del Lazio; per fare questo avrei dovuto scrivere un libro intero. Nel paragrafo introduttivo di questo articolo, ho parlato di mini-guida. Quello che vorrei suggerire con questo post, infatti, è un’idea di viaggio, un’ispirazione, segnalandovi volta per volta qualcosa sul borgo di cui vi parlo e le attrazioni più belle da visitare.
- Potete personalizzare il vostro itinerario in base al luogo dove vivete. Se venite da altre zone d’Italia, potreste scegliere un viaggio itinerante, oppure optare per la visita a un paio di borghi dopo un soggiorno a Roma. Se invece siete di queste parti, potreste concentrare la visita ai borghi durante i weekend, ottimi per le gite fuori porta.
Provincia di Rieti
Amatrice

Non è un caso che abbia scelto di iniziare con Amatrice. Prima del terremoto era tra le punte di diamante dei borghi del Lazio. Onestamente non sono più andata dopo il sisma, quindi non mi sento di consigliarvi cosa vedere. Andate, allora, per aiutare l’economia di Amatrice e non dimenticare le sue vittime e i sopravvissuti, dotati di una dignità e una forza d’animo non comuni. Acquistate i prodotti locali dai piccoli commercianti e gustatevi un ottimo piatto di bucatini all’amatriciana, il simbolo del borgo.
Castel di Tora
Conosciuto come Castel Vecchio fino al 1864, il borgo di Castel di Tora si affaccia direttamente sul Lago del Turano. Qui vi racconto la mia esperienza in campeggio sul lago: Campeggio libero (o quasi) nel Lazio? Al Lago del Turano!
Da non perdere:
- l’eremo di San Salvatore – a picco sul lago-
- la Chiesa Barocca di San Giovanni Evangelista
- il Convento di Santa Anatolia
Collalto Sabino
Situato a 980 metri s.l.m., il borgo antico è un’insieme di piccole abitazioni in pietra e vicoletti in selciato, capaci di riportare indietro nel tempo. Dall’alto della collina, una rocca del ‘600 domina su tutto il territorio di Collalto Sabino.
Da visitare:
- il castello baronale con il parco interno
- percorsi e sentieri naturalistici nei boschi circostanti
Foglia
Il nome del borgo è di chiare origini pagane. Foglia deriva infatti da Fauna, la moglie di Fauno, il dio della campagna, venerato dai popoli latini e sabini.
Questo splendido borgo è situato lungo le rive del Tevere ed è ottimo per trascorrere una domenica all’insegna del cibo locale e della cultura. A proposito di cultura, non perdete una visita a Palazzo Orsini.
Ecco invece qualche proposta culinaria:
- fettuccine con asparagi, pancetta e pecorino
- strozzapreti al sugo con guanciale, cipolla e peperoncino
Greccio

Questo borgo laziale è conosciuto in tutta la regione per i suoi presepi durante il periodo di Natale. La componente religiosa a Greccio è molto forte e si può respirare tutto l’anno.
Cosa visitare a Greccio:
- Museo Nazionale del Presepe
- santuario francescano del presepe
- Collegiata di San Michele Arcangelo
- Sentiero degli Artisti -all’interno del centro storico-
Se amate la natura, vi consiglio di scoprire i molti sentieri naturalistici e religiosi poco lontani da Greccio.
Orvinio
Il borgo di Orvinio è situato all’interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, quindi nei dintorni si possono fare diverse escursioni naturalistiche. Orvinio, situato a metà tra collina e montagna, rappresenta bene lo stile di vita tranquillo tipico dei paesini di provincia. A livello culinario sono ottimi i piatti a base di funghi porcini e le zuppe di farro.
Da visitare:
- Chiesa di San Giacomo
- Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati
Provincia di Viterbo
Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio è la perla dei borghi del Lazio in provincia di Viterbo. Si tratta di un borgo fragile, conosciuto anche come “la città che muore”. Civita infatti sorge su uno sperone d’argilla, sempre più soggetto alla naturale erosione del tempo. Per questo, secondo molti geologi, Civita di Bagnoregio è destinata a scomparire.
Sutri
Definito come il borgo dei Volsci e degli Etruschi, il nome Sutri rimanda chiaramente al dio Saturno e ne fa intuire le origini antiche e pagane. Si trova arroccato su uno sperone tufaceo ed è circondato da tantissimo verde.
Da visitare:
- l’ Anfiteatro romano
- la Chiesa di San Francesco
- la Chiesa di Santa Maria Assunta
Torre Alfina
Torre Alfina rappresenta un ottimo esempio di buona valorizzazione dei territori, in quanto riesce a sfruttare al meglio tutte le risorse storiche, artistiche e culturali, piazzandosi a buon diritto tra i borghi più belli del Lazio.
Cosa vedere:
- Museo del Fiore
- Chambre d’Amis – una mostra di arte moderna permanente allestita all’aperto-
- Bosco del Sasseto, ideale per itinerari naturalistici
Vitorchiano
Se volessi riassumere in poche parole il borgo di Vitorchiano lo descriverei come un mix tra arte, cultura e natura.
Da visitare:
- varie Chiese più il Palazzo Comunale all’interno del borgo
- Trappa Cistercense – un convento appartenente all’ordine trappista, famoso per la produzione di miele e marmellate-
- Selva di Malano – un percorso naturalistico dove ammirare reperti etruschi-
Provincia di Roma
Canterano
Conosciuto come “il borgo delle scale”, Canterano si trova all’interno del territorio del fiume Aniene. Il centro storico perfettamente conservato è un gioco intricato di vicoletti, stradine e scalinate, sembra di tornare direttamente al Medioevo.
Da visitare:
- il cimitero ottocentesco
- la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove, secondo la tradizione cristiana, sarebbe apparsa la Vergine Maria
Castel Gandolfo

Castel Gandolfo è il luogo di villeggiatura del papa. Questo elegante borgo pullula di importanti palazzi e ville storiche. Inoltre, è arricchito dalla presenza del lago. Castel Gandolfo è incluso nel territorio dei Castelli Romani, un itinerario di tutto rispetto che può rappresentare l’alternativa alla più caotica Roma.
Castel San Pietro Romano
Abbarbicato su un colle, Castel San Pietro Romano si affaccia su Palestrina, a 4, anzi, 5 chilometri da casa mia – affacciandomi alla finestra, mentre scrivo questo post, riesco a vederne le mura cittadine-.
Per questo presto ve ne parlerò in un articolo a parte in modo più dettagliato. Per ora, vi anticipo solo 3 elementi che caratterizzano questo borgo: ritmi lenti, aria buona e ottima cucina locale. Che ne dite, è abbastanza per visitarlo?
Percile
Percile è conosciuto come il borgo dei 2 laghi, Marraone e Fraturno. Entrambi si trovano in un’oasi fatta di boschi e percorsi naturalistici, ideale anche per bambini.
Attrazioni culturali a Percile:
- le chiese del borgo – Santa Anatolia, Santa Lucia e Santa Maria della Vittoria-
- Palazzo Borghese -oggi sede del Municipio, una volta apparteneva alla famiglia Orsini-
Subiaco
Proseguendo il nostro viaggio alla scoperta dei borghi del Lazio arriviamo a Subiaco. Anche in questo caso, non siamo troppo distanti da casa mia, quindi prossimamente vi racconterò per bene cosa vedere in questo splendido borgo. Per il momento, vi consiglio di non perdervi il monastero di San Benedetto.
Provincia di Frosinone

Atina
Bastano poche parole per descrivere questo borgo, ovvero tanta arte circondata dal verde.
Cosa vedere all’interno del borgo:
- Duomo di Santa Maria Assunta
- Palazzo Visacchi
- Convento di San Francesco
Da non perdere, fuori dal borgo:
- Cimitero “Vecchio”- con architetture di origine romana, inclusa domus + strada lastricata
- Chiesa di San Marciano
- Collina di Santo Stefano – un’ area naturalistica con testimonianze di architettura romana e medioevale-
Boville Ernica
Questo borgo antichissimo, famoso per il ricamo artigianale, risulta completamente inglobato all’interno della cinta muraria cittadina, ed è un concentrato di arte. I periodi storici più rappresentativi vanno dal ‘300 al ‘700.
Ecco cosa vedere:
- Chiesa del Battista
- Piazza Sant’Angelo
- Collegiata di San Michele Arcangelo
- Abbazia di San Pietro Ispano, con grotta, cripta e Cappella Simoncelli -con opere d’arte provenienti dall’antica Basilica di San Pietro in Vaticano-
Castro dei Volsci
Anche in questo caso, le origini sono molto antiche e il nome del borgo significa “castello dei Volsci”.
In questo borgo, dove nacque Nino Manfredi, le stradine tortuose si susseguono svelando la presenza di antiche botteghe molto caratteristiche.
Cosa vedere:
- Monastero di San Nicola + chiesa
- Chiesa di Santa Maria
- Chiesa di Santa Oliva
Pico
Questo borgo, inserito nel Parco Naturale dei Monti Aurunci, conserva tutta la bellezza del centro storico medioevale.
Da non perdere:
- Casa Landolfi + giardino -tra l’altro il borgo ospita un Parco Letterario dedicato a questo scrittore-
- percorsi naturalistici nei pressi del centro abitato
Da acquistare:
- ricami artigianali
- ceramiche
- oggetti in vimini
Borghi del Lazio in provincia di Latina
Eccoci arrivati all’estremità della regione. In questa parte finale del nostro viaggio ci sono due borghi di rara bellezza che si affacciano sul mare.
San Felice Circeo
Come si intuisce dal nome, le origini di San Felice Circeo sono a cavallo tra storia e mitologia. Secondo la leggenda, l’attributo circeo richiamerebbe alla maga Circe dell’Odissea. La sua casa sarebbe stata il promontorio che cade a picco sul mare.
Chiaramente l’attrazione principale di questo borgo è il mare, circondato da lunghe spiagge rigogliose di vegetazione mediterranea.
A livello storico, invece, ecco cosa non dovete perdere:
- il sito archeologico di Villa dei Quattro Venti – con reperti romani-
- il Giardino Panoramico di Vigna La Corte
- la Porta del Parco -antica cappella dei templari-
- la Torre dei Templari – all’interno c’è una mostra molto interessante sull’Homo Sapiens-
Sperlonga

Anche in questo caso è il mare a fare da padrone, con il blu che risalta sul bianco degli intonaci del borgo, tutto da scoprire tra vicoletti e ripide scalinate. Ve ne parlo dettagliatamente nel mio articolo: https://michelamilani.it/cosa-fare-a-sperlonga/
Come vedete, viaggiare alla scoperta dei borghi del Lazio permette di scoprire angoli nascosti e ancora incontaminati. Secondo me potrebbe essere un’idea da prendere in considerazione per la prossima estate. Se cercate una vacanza tranquilla, all’insegna del relax e della cultura, un viaggio simile fa sicuramente al caso vostro, non credete?